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Sleep&Soccer: quanto conta il sonno nel calcio?
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Dormire bene è fondamentale per vivere bene, il sonno è infatti, una delle attività umane (e non solo) più importanti. Da un buon riposo dipendono il benessere del sistema immunitario e di quello cardiocircolatorio oltre a, ovviamente, l'equilibrio psicologico. Come se non bastasse, un sonno regolare e di qualità, rende migliori le performance sportive e consente un pieno recupero energetico. Secondo diversi studiosi il corpo di uno sportivo funziona proprio come un orologio: ha bisogno di rispettare con estrema regolarità il ritmo del sonno. Dai primi anni '90, per curare questo aspetto, molte squadre di calcio hanno inserito nello staff medico una figura denominata 'Sleep Coach', un esperto del sonno che si occupa di monitorare il ritmo ciclo/veglia di ogni atleta e coordinare i dati ottenuti con quelli legati alle prestazioni sportive. Il pioniere fu Alex Ferguson, manager del Manchester United, il quale ricevette sulla sua scrivania una lunga lettera sul ruolo del sonno nello sport e decise di ingaggiare uno Sleep Coach. Ogni Sleep Coach, come si può immaginare, ha le sue teorie, fra tutte citiamo quella secondo cui l'ideale è dividere il sonno in 5 fasi da 90 minuti l'una, in modo da far riposare il corpo senza renderlo dipendente da lunghe dormite che, qualora non fossero possibili, potrebbero divenire un boomerang per la qualità delle prestazioni sportive. Ecco, scendendo nei dettagli, 5 accorgimenti da adottare:

  1. spegnere ogni tipo di dispositivo elettronico 90 minuti prima di andare a dormire. Uno dei tanti atleti che ha adottato questo pare sia, addirittura, Cristiano Ronaldo, campione portoghese della Juventus, vincitore di ben 5 palloni d'oro
  2. rilassare mente e corpo attraverso yoga, meditazione o stretching
  3. stoppare le attività sportive almeno un paio di ore prima di coricarsi
  4. cenare in leggerezza, prediligendo pasti proteinici rispetto all'abbuffata di carboidrati
  5. utilizzare un materasso di qualità, che sia in grado di sostenere con una risposta ergonomica calibrata il peso (e la pressione) del corpo.
Proprio su questo ultimo punto Magniflex ha sviluppato uno specifico know-how, prima collaborando con atleti di fama mondiale e poi realizzando MagniStretch, il materasso pensato per gli sportivi ad azione certificata di distensione vertebrale. In un mondo così competitivo niente può essere lasciato al caso, soprattutto se… non si vuol dormire in campo!


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