Sapevi che la storia della Bella Addormentata nel bosco ha dato il nome ad una condizione di salute? Chi è colpito dalla sindrome di Kleine-Levin, o appunto “sindrome della Bella Addormentata”, va incontro ad un bisogno eccessivo di dormire e ad uno stato di sonnolenza continuo.
Una dormita di 64 giorni
Fra le testimonianze più recenti di questa condizione abbiamo quella di Nicole Delien: questa donna americana di 27 anni è nota per aver diffuso informazioni sulla sindrome della Bella Addormentata, avendo iniziato a mostrare i primi segnali all’età di sei anni e mezzo.
Ha iniziato a fare divulgazione a 17 anni e fra le sue esperienze più significative c’è un blocco di 64 giorni del 2012 trascorsi dormendo. Il suo corpo le ha garantito la necessaria sussistenza facendole attraversare attimi di sonnambulismo per mangiare e andare in bagno, ma Nicole si è persa molti momenti per via di questo sonno prolungato.
Di cosa si tratta e come si tratta?
La sindrome di Kleine-Levin è un disturbo del sonno piuttosto raro: è molto difficile da diagnosticare e al momento è riscontrata solo in 1000 persone circa in tutto il mondo. Non solo le ore di sonno richieste dall’organismo di chi ne è affetto sono molte di più, ma anche il comportamento una volta svegli è diverso: il soggetto appare confuso, disorientato, privo di energie, apatico o irrequieto.
Vengono inoltre persi i freni inibitori: nei momenti di veglia sono spesso riscontrate fame patologica e ipersessualità sfrenata. I primi segnali insorgono tra i 10 e i 20 anni, con gli episodi che si ripropongono a distanza sempre più alta, fino a scomparire superati i 30.
Al momento ciò che si può fare è bloccare gli attacchi di eccessiva sonnolenza diurna e prevenire i successivi. Se nel primo caso ci rivolgiamo a farmaci psicostimolanti, nel secondo vengono invece utilizzati i sali di litio.
La sindrome della Bella Addormentata non è così diffusa, ma non per questo meno meritevole di attenzione e studio nel campo dei disturbi legati al sonno.
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