Regate d’altura, maratone, ultra endurance in generale: cos’hanno in comune questi tipi di sport? Sono tutte gare di lunga durata che possono richiedere giorni o addirittura settimane per essere portate a termine. Occorre quindi saper dosare il proprio sonno per sfruttare al meglio tutto il tempo a disposizione, senza sacrificare il recupero necessario.
Microsonni: sono funzionali?
Per non privarsi dei momenti di riposo, una tecnica ormai consolidata è quella dei microsonni (o power naps): si tratta di organizzare lungo il tragitto dei brevissimi momenti di sonno (da dieci a quaranta minuti generalmente) per recuperare il più possibile senza stare fermi troppo tempo. Nelle gare di corsa, ad esempio, può essere utile avere con sé un sacco a pelo ed un materassino da utilizzare ogni volta che serve.
Ascolta il tuo corpo
Non tutti hanno bisogno della stessa quantità di riposo, durante una gara di questo tipo. Sta a ciascun atleta capire quando è il momento di fermarsi e quanto tempo è necessario per il proprio recupero. Se per esempio un corridore organizza, nell’arco della propria maratona, alcuni microsonni da quaranta minuti e vede che gliene bastano una ventina per avere di nuovo energia e lucidità, non occorre che spenda il resto del tempo cercando di dormire in maniera forzata: evidentemente il suo organismo ha bisogno di meno tempo per ricaricarsi completamente.
Allo stesso modo, per non rischiare di andare oltre il tempo stabilito, è consigliabile mettere una sveglia: si eviterà così di perdere tempo prezioso e di cadere in una fase troppo profonda del sonno, vanificando l’utilità della sosta effettuata.
Occorre modificare le proprie abitudini di sonno in vista di una gara del genere? Ha senso abituarsi a non dormire durante le settimane o i mesi che precedono la competizione? No, perché si andrebbe a condizionare l’allenamento svolto in quel periodo. Allenarsi normalmente senza aver modificato il carico di lavoro in virtù del ritmo di sonno consente di arrivare al giorno della gara il più possibile freschi e carichi.
In conclusione, non stravolgere il proprio allenamento e riposare esattamente quanto richiesto dal corpo sono le chiavi per svolgere al meglio la gara per tutta la sua durata.
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