Al Salone del Mobile di Milano incontriamo un Martìn Castrogiovanni più riflessivo del solito, con la battuta sempre pronta ma con una voglia di raccontarsi più profonda. Il campione è sempre al top, l'uomo cresce e matura. Lo stand Magniflex ci accoglie con un bellissimo bar che campeggia al centro di un gigantesco open space, intorno un perimetro di ulivi separa il bar da materassi e cuscini. Una chiara simbologia delle origini toscane: il convivio come fulcro, la natura come ambiente, il relax come stile. Ed è guardandoci attorno che abbiamo iniziato a chiacchierare con lui, partendo proprio dalle radici. SlowSleep: Tu hai origini che spaziano dal sud dell'Italia all'Argentina... Martìn Castrogiovanni: È vero - ride - sono un po' ovunque. Scherzi a parte, cerco le mie radici spesso, quando mi manca casa. Al di là dei luoghi però, per me le radici sono soprattutto le persone: la mia famiglia. Il mio pensiero va alla famiglia proprio quando sono sul materasso, con un po' di tempo a disposizione e con il silenzio che mi avvolge. SlowSleep: Come sai, fra gli argomenti di punta del nostro blog ci sono i sogni. Stanno prendendo piede le teorie secondo cui è possibile creare la nostra realtà, e secondo alcuni è possibile sognare le cose per poterle in qualche modo indirizzare nel verso giusto. Ti è mai capitato di sognare le azioni di un match e poi scoprire, una volta in campo, che avevi già 'visto' quella partita? Martìn Castrogiovanni: Sicuramente lavoro tantissimo con la visualizzazione, non solo ripassando i compiti che l'allenatore mi assegna ma immaginando 'l'azione perfetta'. Purtroppo però non mi è mai capitato di sapere in anticipo le cose. Visualizzo anche gli avversari, che non mi fanno mai paura, la paura casomai è quella di fare una figuraccia! SlowSleep: C'è una grande novità che ti riguarda: sei diventato uno scrittore... Martìn Castrogiovanni: Innanzitutto tengo a dire che il libro non è difficile, pensa, sono riuscito a scriverlo e leggerlo io! Parlo di celiachia, tentando di far capire che si tratta di una cosa che non impedisce di vivere una vita normale, si può viaggiare, lavorare, divertirsi, amare e fare sport. Proprio come faccio io. Sì perché qualche anno fa ho scoperto di essere celiaco. SlowSleep: I nostri lettori sono appassionati di relax ma anche chi dorme sonni tranquilli ha un incubo all'orizzonte: la prova-costume. Per questo abbiamo bisogno del tuo aiuto: facci capire gli errori più comuni nel fare sport. Iniziamo dalle flessioni sulle braccia. Martìn Castrogiovanni: Ahhh! Sai che io faccio flessioni solo quando sbaglio in partita e il mister mi fa 'pagare' con infinite serie di piegamenti? Comunque l'errore principale è non piegare i gomiti a sufficienza, per farle bene bisogna arrivare a toccare il petto a terra; il mio consiglio è farne meno ma farle meglio! SlowSleep: Passiamo allo squat (piegamenti sulle gambe). Martìn Castrogiovanni: Lo faccio da sempre e lo considero un esercizio fondamentale. Vedo che in palestra la gente si carica di pesi ma poi non riesce a far bene i piegamenti. Lo squat fa tanto più bene quanto più è profondo, le chiappe ringrazieranno! SlowSleep: Corda e saltelli, tipico esercizio per bruciare grassi. Martìn Castrogiovanni: Non riesco a farne più di tre. Per questo esercizio sono io a chiedere consiglio ai lettori di SlowSleep! SlowSleep: Corsa, o come si dice oggi 'running' Martìn Castrogiovanni: Correre all'aperto dona i maggiori benefici, ed è questo tipo di corsa che preferisco, ma vento, pioggia, smog e solleone possono limitare le opportunità. Il mio consiglio è non mollare anche in caso di meteo non favorevole: quando il tempo non permette di uscire c’è sempre un buon tapis roulant che ci attende in palestra. SlowSleep: Eccoci alla croce e delizia di tutti: gli addominali. Come si fanno bene, ma bene davvero? Martìn Castrogiovanni: Ti confesso un segreto: gli addominali sono croce e delizia anche per noi sportivi. Si tratta di fasce muscolari determinanti non solo per la prova costume ma per l'efficacia dell'azione atletica. La 'core stability' va curata nel dettaglio e per fare bene gli addominali è importante tenerli sempre in tensione, consentendo un allenamento più completo. Per migliorare la resa degli esercizi anche attività come il pilates possono aiutare. SlowSleep: Finiamo con lo stretching. Martìn Castrogiovanni: Io non ho mai fatto stretching, lo faccio quando dormo sul mio Magnistretch!